Anche nel 2020 abbiamo avuto il piacere di vincere 1 primo premio nazionale categoria olive grinze
e 3 Gran Menzione per altre 3 categorie di olive .
al momento mettiamo solo la-mail ricevuta .
La campagna olearia è nel clou con i trattori che rimorchiano carichi di olive per i frantoi e le fabbriche che producono olive da tavola. A Castelvetrano, uno dei centri olivicoli siciliani per eccellenza, l'azienda Centonze, dove si trova uno degli olivi più antichi del bacino Mediterraneo (la sua età è stimata in 1200 anni) ha vinto quest'anno il primo premio al concorso nazionale per le migliori olive da tavola ''Monna oliva'' per le olive Nocellara del Belice infornate e il secondo premio per le olive verdi in salamoia. Le olive vengono lavorate dalla cooperativa TERRAMIA sita in via tagliata 6 Castelvetrano.
Il secondo premio era stato vinto lo scorso anno dall'azienda Geolive Belice per le olive schiacciate. Un esempio di come le olive di Castelvetrano siano considerate tra le migliori in Italia.
La lavorazione delle olive verdi è particolare ed è nota come ''Metodo Castelvetrano''. Le olive vengono messe in bidoni con acqua e soda e coperte con una rete su cui si poggia una montagnola di sale grosso che col tempo si scioglie. Dopo la decantazione le olive vengono lavate e lavorate per poi finire in tavola.
Le cooperative la Terramia di Castelvetrano (Tp) e la Empedocle di Palermo si sono aggiudicate il premio Ircac per la legalità, giunto alla IX edizione, consegnato nel corso di una affollata cerimonia che si è svolta nella sala gialla di Palazzo dei Normanni con la presenza del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che ha concluso, insieme all'assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello, i lavori della manifestazione. La cooperative Arbash di Aliminusa, la Sol Group di Palermo, la CEDE di Giarre e la saligaro di Siracusa hanno ricevuto quattro Mensioni Speciali. I lavori della cerimonia di assegnazione e consegna dei premi sono stati coordinati dal commissario straordinario dell’Ircac Antonio Carullo che ha ricordato come il riconoscimento sia nato nel 2008 con l’intendo di riconoscere la capacità delle cooperative di denunciare eventuali intimidazioni e taglieggiamenti opponendosi così al malaffare, trasformandosi negli anni in un riconoscimento alle decine di imprese che quotidianamente operano correttamente promuovendo percorsi di legalità che ne fanno degli esempi da seguire.
La presidente del centro Studi Cesare Terranova, giudice Anna Maria Palma ha sottolineato l’importanza di una scelta di campo contro l’illecito e contro la mafia da parte di tutte le imprese, presupposto indispensabile per una crescita economica e sociale della Sicilia. Anna Maria Palma, Palma ha anche ricordato che in Sicilia, ancora oggi, non si può dire che la battaglia contro l’illegalità e la mafia sia vinta. Si sono dovuti registrare in questi anni delusioni e fallimenti anche sul fronte dell’antimafia ma questo- ha detto – non deve farci arrendere ma deve anzi spronare tutti ad essere partecipi di una collettiva battaglia per la legalità. Quindi sono seguiti gli interventi degli esponenti delle Centrali cooperative, Piro di Lega coop Sicilia, Coppolino di Unicoop, Arangio di Confcooperative Palermo, Amico dell’Unci e Strano di Agci del direttore generale dell’Ircac Minì e dei componenti la commissione che ha assegnato i premi Parrino e Crivello.
Per sua parte l’assessore Lo bello ha sottolineato il ruolo importante svolto dalle cooperative nel contesto economico e produttivo della Sicilia e si è congratulata con le cooperative premiate per la capacità di operare promuovendo l’economia dell’onestà. L’assessore Lo bello ha anche ricordato l’importanza del ruolo svolto dalle cooperative nell'ambito dei beni confiscati alla mafia.
A conclusione dei lavori, il presidente dell’ars Ardizzone si è congratulato per il gran numero di cooperative premiate negli anni dall’ircac per l’impegno in favore della legalità e si è detto pronto ad ospitare il prossimo anno, il X premio che si svolgerà nel 2017.